venerdì, maggio 02, 2008

NOTTE FONDA


Sul limite verticale
strappo l’immagine
che mi vuole sviolinato.

Stendere lo stinco depilato,
sui rattoppi di memorie cave.

Non vedo la fatica,
non tocco la ripresa…
l’evidenza è un fantasma
che s’affaccia nelle mancanze di me.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

bellissime poesie ricche d'interiorità e verità dell'anima. Essenziale la parola che sciolta vibra fino a farne "vedere "l'esistenza.
bravo.marzia carocci

12:02 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Grazie Marzia...è un gran regalo sapere che le mie cose piacciono, è dura farsi leggere... le orecchie sono chiuse dalla logica di mercato... ma io continuo a far piovere lettere diverse dal cielo della parola.
Iago

8:12 PM  

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