martedì, marzo 15, 2011

Sui concorsi di poesia:


Strano come si riesce ad ingannare noi piccoli scrivani che tentano di unire verità a leggibilità. Nel nostro paese esistono più concorsi di poesia che in qualsiasi parte dell'universo... ieri ho sentito un mio amico scrittore su Aldebaran, mi parla dell'esistenza di pochi scrittori e di pochissimi poeti. Da quelle parti non fanno concorsi, nè stabiliscono regole false, in base alle quali uno è e l'altro no. Da noi, terra di facile conquista, il sistema è tenuto in piedi dai soliti noti... nomi altisonanti, che in base a criteri personali (molto personali), fanno vincere ologrammi bipedi che scrivono come la mia piccola sorella. Il giorno che leggerò di un talento puro che ha vinto un premio, giuro che cambierò sesso... e magari mi sposo con uno scrittore.

3 Commenti:

Blogger Tra cenere e terra ha detto...

Complimenti per la tua produzione. Certe parole vanno ascoltate.

6:30 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Meglio avecceli che non avecceli i premi...

12:12 AM  
Blogger iago ha detto...

Anonimo presentati...
comunque meglio avecceli i poeti che non avecceli, un poeta non è mai il premio che vince ma è solo come vive quello che scrive. Fammi un nome di un poeta che si è affermato dopo aver vinto un concorso.

11:05 AM  

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