venerdì, settembre 22, 2006

GIUSTIZIATO



Sono ciò che resta
di un’infinita idea.
Sembro appartenere
all’eternità… invece
eccomi di fronte
al plotone d’esecuzione.

Parvenza d’angelo fucilato.

Prima dello sparo,
capisco perché
mi uccideranno.

Non ho tempo
per godere
di questa scoperta…

E tra mille giudizi
di logiche prudenze,
il silenzio m’avvolge
in grida d’onore.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao!!!
Come stai?
Pensavo che dovresti aggiornare il tuo sito con le ultime poesie che hai scritto! ne vale la pena!
Un saluto,
Ofelia (dè noantri!)

5:31 PM  

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