PUTTANA
A passeggio,
fra scostumate usanze
travestite a mestiere
-nel fuso orario di un tempo distratto-
(sapendo di vietare all’amore gelose effusioni)
Si ferma.
Si gira.
Si mostra.
Trasformando padri celibi,
in felici giovani
dalla smorfia facile.
Quello che scrivo è ciò che sono e quello che vedo è ciò che amo. Prima di quella notte, non avevo mai scritto poesie, né racconti. Adesso non riesco a farne a meno, forse mi sto chiudendo in un’altra gabbia. Ma è un gran bel volare.
1 Commenti:
sono davveo bellr
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