lunedì, gennaio 08, 2007

Da "Le solitudini di Aradollo"

UN IMPICCATO
(Iago)

Quante mani possono
trovare spazio attorno
al collo dell’omicidio.
Quante menti gridano
urla sorridenti
per elevare a cosmico
contagio il benefico
effetto della strage
degli innocenti.
Articoli in ghisa
ammorbidiscono efebici
dirimpettai pronti
a servire fegati d’avorio.
Come nasce una vita?
Dalle viscere di una botola.
Non guardare un turbamento,
per non conoscere il volto
di una definitiva informazione.
Il cappio equatoriale
divide gli emisferi.
Fratelli orfani di madri lesbiche.
Lo svizzero apre gli occhi
del recesso con il video
sconsacrato ed ammaina
la bandiera della silenzio…
ultimo refrigerio
di personali rivincite.

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ribadisco che sei mitico!!!
Ascolta puoi mandarmi via mail la poesia "boundage"? Devo inserirla nel programma di martedì 13, complimenti per la foto che hai sul circolo, ma di quanti secoli fa è?!!!!bacionissimi!

Ofelia!

6:38 PM  

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