lunedì, maggio 07, 2007

UNA TESTA


Due bambini stanno giocando sulla spiaggia,
prendendo a calci una testa mozzata.
Uno dei due la lancia lontano
e fa all’altro “dai corri… poi ripassamela.”
L’altro esegue, tirando a sua volta
l’improbabile sfera nei pressi dell’amico.
Il divertimento va avanti per diverse ore…
fino a che, la testa quasi fracassata sbotta
“allora avete finito! Per quanto dovrò
sopportare la vostra stupidità?”
I due esclamano “ma tu parli!”
“E certo. Non posso fare altrimenti.
Hanno seppellito il resto del mio corpo
laggiù vicino al canneto,
e non avrò pace finchè non mi sarò
ricongiunta a lui. Aiutatemi vi prego,
portatemi là in modo che potrò andarmene
da questo mondo tutto d’un pezzo.
I due accettano.
Dissotterrano il corpo e lo uniscono alla testa.

L’indomani:

“Guarda, papà… vedi quel tale… vicino al canneto.
È da almeno cinque minuti che sta giocando.
E ancora non fa cadere la palla per terra.
È davvero bravo”
“Bè” fa il padre “dov’è la bravura?”
Il figlio risponde al volo
“I palloni sono due. Incredibile… vero?”