martedì, marzo 15, 2011

Sui concorsi di poesia:


Strano come si riesce ad ingannare noi piccoli scrivani che tentano di unire verità a leggibilità. Nel nostro paese esistono più concorsi di poesia che in qualsiasi parte dell'universo... ieri ho sentito un mio amico scrittore su Aldebaran, mi parla dell'esistenza di pochi scrittori e di pochissimi poeti. Da quelle parti non fanno concorsi, nè stabiliscono regole false, in base alle quali uno è e l'altro no. Da noi, terra di facile conquista, il sistema è tenuto in piedi dai soliti noti... nomi altisonanti, che in base a criteri personali (molto personali), fanno vincere ologrammi bipedi che scrivono come la mia piccola sorella. Il giorno che leggerò di un talento puro che ha vinto un premio, giuro che cambierò sesso... e magari mi sposo con uno scrittore.

Alcuni istanti dopo la creazione di Eva, nei pressi dell’albero del peccato:




Donna,
partorirai soffrendo
dovrai provvedere ai tuoi figli.

Darai il buon esempio,
mostrerai sempre il tuo buon umore
facendoti carico dei dolori dei tuoi cari.

Donna,
sistemerai la casa
lavorerai per la famiglia
e per te il riposo non esisterà
se non dopo quello degli altri.

In ultimo rammenta al tuo sposo
che l’ho fatto a mia immagine
lui sarà il faro della tua vita;
ma ora devo lasciarti
perché sta per rientrare mia moglie
ed è parecchio incazzata.