martedì, settembre 29, 2009

IL FANTASMA
Dedicata a Letizia Leone, cara amica ed eterna poetessa


Terra salmastra, acqua rocciosa.
Attesa sulla riva marina amata da tutti.
Orme occupate dal corpo.
Colpevole d’insonnia,
un uomo si ferma ad inseguirne il suono
canto ancestrale di indiani rosati.
Echi veloci razziano, crude condanne pensano.
Piovono punti esclamativi
bastoncini di salice rosso.
L’uomo si chiude;
ginocchia su fronte.

La mente risfoglia foto d’età.
Torna ragazzo, bambino, embrione.
Sorride, piange, invoca l’amore.
Di fuori il maligno prepara le ombre,
si muovono dentro l’aiuto del vento.
Gli ulivi animati graffiano il buio.
L’uomo sparisce nell’alba credente.

martedì, settembre 22, 2009

COMPAGNIA



Esiste una connessione eterogenea
che rende l’oggetto padrone di cose
e l’anima schiava di vita.

Il poeta ne stabilisce la valenza esistenziale.
Non gli interessa sapere
che in autunno le foglie cadono
e che d’inverno l’acqua piove senza sosta.

Egli è già acqua.
Egli è già foglia.

Usa l’appunto universale,
che fiorisce in ogni singolo miracolo.
È la voce delle età in perpetua presenza.

Visse ora e crescerà nel prossimo passato:
Dio ha creato i poeti per sentirsi meno solo.